Iveco Stralis AT/AD. Manuale — parte 386
La centralina elettronica MS6.2 gestisce le seguenti funzioni principali:
Iniezione del combustibile
Funzioni accessorie (cruise control, speed limiter, presa di forza, ecc)
Variazione geometria turbina
Inserimento del freno motore
Autodiagnosi
Recovery
Consente inoltre:
Interfacciamento con altri sistemi elettronici di bordo
Diagnosi
Dosatura del combustibile
La dosatura del combustibile viene calcolata in funzione di:
—
posizione pedale acceleratore
—
giri motore
—
quantità di aria introdotta.
Il risultato può essere corretto in funzione:
—
della temperatura dell’acqua
oppure per evitare:
—
rumorosità
—
fumosità
—
sovraccarichi
—
surriscaldamenti
—
fuori giri della turbina
La mandata può essere modificata in caso di:
—
azionamento freno motore
—
intervento di dispositivi esterni (ASR, limitatore di velocità, ecc.)
—
inconvenienti gravi che comportino la riduzione di carico o l’arresto del motore.
La centralina, dopo aver determinato la massa di aria introdotta misurandone il volume e la temperatura, calcola la corrispondente
massa di combustibile da iniettare nel cilindro interessato (mg. per mandata) tenendo anche conto della temperatura del gasolio.
La massa di combustibile così calcolata viene prima convertita in volume (mm
3
per mandata), e poi in gradi di manovella, cioè in
durata dell’iniezione.
Correzione della portata in base alla temperatura dell’acqua
A freddo, il motore incontra maggiori resistenze nel suo funzionamento: gli attriti meccanici sono elevati, l’olio è ancora molto
viscoso, i giochi di funzionamento non sono ancora ottimizzati.
Inoltre, il combustibile iniettato tende a condensarsi sulle superfici metalliche ancora fredde.
A motore freddo la dosatura del combustibile è quindi maggiore che a motore caldo.
Correzione della portata per evitare rumorosità, fumosità o sovraccarichi.
Sono noti i comportamenti che potrebbero condurre al verificarsi degli inconvenienti in oggetto.
Il progettista ha perciò inserito nella centralina apposite istruzioni per evitarli.
De—rating
In caso di surriscaldamento del motore, l’iniezione viene modificata, diminuendo la portata in varia misura, proporzionalmente alla
temperatura raggiunta dal liquido di raffreddamento.
Regolazione giri turbina
La velocità della turbina è regolata continuamente, ed eventualmente corretta agendo sulla variazione della geometria.
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Base — Giugno 2004
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EDC
Gestione motore — Sistema EDC
Controllo elettronico dell’anticipo di iniezione
L’anticipo (istante di inizio mandata, espresso in gradi) può essere diverso da un’iniezione a quella successiva, anche in modo differen-
ziato da un cilindro all’altro , ed è calcolato, analogamente alla portata, in funzione del carico del motore (posizione acceleratore,
giri motore e aria introdotta).
L’anticipo viene opportunamente corretto:
—
nelle fasi di accelerazione
—
in base alla temperatura acqua
e per ottenere:
—
riduzione emissioni, rumorosità e sovraccarichi
—
migliori accelerazioni del veicolo
All’avviamento viene impostato un anticipo elevato, in funzione della temperatura dell’acqua.
Il feed—back dell’istante di inizio mandata viene fornito dalla variazione di impendenza dell’elettrovalvola dell’iniettore.
Regolatore di velocità
Il regolatore elettronico di velocità presenta entrambe le caratteristiche dei regolatori:
—
minimo e massimo
—
tutti i regimi
Rimane stabile in gamme in cui i regolatori tradizionali, meccanici, diventano imprecisi.
Avviamento del motore
Nei primi giri di trascinamento del motore, avviene la sincronizzazione dei segnali di fase e di riconoscimento del cilindro nº 1 (sensore
volano e sensore albero distribuzione).
All’avviamento viene ignorato il segnale del pedale acceleratore. La portata di avviamento viene impostata esclusivamente in base
alla temperatura dell’acqua, tramite un’apposita mappa.
Quando la centralina rileva un numero di giri ed un’accelerazione del volano tali da poter considerare il motore ormai avviato e
non più trascinato dal motorino d’avviamento, riabilita il pedale acceleratore.
Avviamento a freddo
Qualora anche uno solo dei tre sensori di temperatura (acqua, aria o gasolio) registri una temperatura inferiore a 10
°C, viene attivato
il pre—post riscaldo. All’inserimento del contatto a chiave si accende la spia del pre—riscaldo e rimane accesa per un periodo variabile
in funzione della temperatura (mentre la resistenza all’ingresso del collettore di aspirazione riscalda l’aria), poi lampeggia. A questo
punto si può avviare il motore.
A motore in moto la spia si spegne, mentre la resistenza continua ad essere alimentata per un certo tempo (variabile), effettuando
il postriscaldo. Se con spia lampeggiante il motore non viene avviato entro 20
÷ 25 secondi (tempo di disattenzione), l’operazione
viene annullata per non scaricare inutilmente le batterie. La curva di preriscaldo è variabile anche in funzione del voltaggio batteria.
Avviamento a caldo
Se le temperature di riferimento superano tutte i 10
°C, all’inserimento del contatto a chiave la spia si accende per circa 2 sec. per
un breve test, poi si spegne. A questo punto si può avviare il motore.
Run Up
All’inserimento del contatto a chiave, la centralina provvede a trasferire nella memoria principale le informazioni memorizzate all’atto
del precedente arresto del motore (vedi: After run), ed effettua una diagnosi del sistema.
After Run
Ad ogni spegnimento del motore tramite chiave, la centralina rimane ancora alimentata per alcuni secondi dal relè principale.
Ciò consente al microprocessore di trasferire alcuni dati dalla memoria principale (di tipo volatile) ad una memoria non volatile,
cancellabile e riscrivibile (EEprom), in modo da renderli disponibili per il successivo avviamento (vedi: Run Up).
Questi dati consistono essenzialmente in:
—
impostazioni varie (minimo motore, ecc.)
—
tarature di alcuni componenti
—
memoria guasti
Il procedimento dura alcuni secondi, tipicamente da 2 a 7 (dipende dalla quantità di dati da salvare), dopo di che l’ECU invia un
comando al relè principale e lo fa scollegare dalla batteria.
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Cut—off
È la funzione di interruzione della mandata in decelerazione, durante il freno motore, ecc.
Cylinder Balancing
Il bilanciamento individuale dei cilindri contribuisce ad aumentare confort e guidabilità.
Questa funzione consente un controllo individuale e personalizzato della portata di combustibile e dell’inizio mandata per ogni cilin-
dro, in modo anche diverso da un cilindro all’altro, per compensare le tolleranze idrauliche dell’iniettore.
Le differenze di flussaggio (caratteristica di portata) tra i vari iniettori non possono essere valutate direttamente dalla centralina, ma
a fornire questa informazione provvede la prevista operazione di inserimento del codice di ogni iniettore tramite Modus.
Synchronisation search
Se viene a mancare il segnale dal sensore albero a camme, la centralina riesce comunque a riconoscere i cilindri in cui iniettare il
combustibile.
Se questo avviene quando il motore è già in moto, la successione delle combustioni è ormai acquisita, per cui la centralina continua
con la sequenza su cui è già sincronizzata.
Se questo avviene a motore fermo, la centralina energizza una sola elettrovalvola. Al massimo entro 2 giri dell’albero motore, in
quel cilindro avverrà un’iniezione, per cui la centralina non dovrà fare altro che sincronizzarsi sull’ordine di combustione e far avviare
il motore.
Per ridurre il numero di connessioni, la lunghezza dei cavi di collegamento con gli iniettori e di conseguenza i disturbi sul segnale
trasmesso, la centralina viene montata direttamente sul motore mediante uno scambiatore di calore che ne consente il raffredda-
mento, utilizzando dei tasselli elastici che riducono le vibrazioni trasmesse dal motore.
È collegata al cablaggio del veicolo mediante due connettori a 35 poli:
connettore ” A ” per i componenti presenti sul motore
connettore ” B ” per i componenti presenti in cabina
Internamente ha un sensore di pressione ambiente utilizzato per migliorare ulteriormente la gestione del sistema di iniezione.
La centralina, è munita di un sistema di autodiagnosi molto avanzato ed è in grado di riconoscere e memorizzare, in funzione delle
condizioni ambientali, le eventuali anomalie anche di tipo intermittente accorse al sistema durante il funzionamento del veicolo assi-
curando un più corretto ed affidabile intervento riparativo.
È molto importante che questa procedura non venga interrotta, ad esempio spegnendo il motore dallo staccabatterie, oppure scol-
legando lo staccabatterie prima che siano passati almeno 10 secondi dallo spegnimento del motore.
Se questo succede, la funzionalità del sistema rimane assicurata, fino al quinto spegnimento incorretto (anche non consecutivo),
dopodichè viene memorizzato un errore nella memoria guasti ed al successivo avviamento il motore funziona con prestazioni degra-
date mentre la spia EDC rimane accesa.
Ripetute interruzioni della procedura, infatti, potrebbero condurre al danneggiamento della centralina.
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A. sensore giri motore su albero distribuzione — B. Resistenza per preriscaldo motore — C. Sensore temperatura aria ingresso
motore — D. Sensore pressione sovralimentazione — E. Alternatore — F. sensore livello olio motore (optional). — G. Centralina
EDC (MS6) — H. Punto di massa sul motore — I. Motorino avviamento — J. Sensore temperatura combustibile K. Sensore veloci-
tà turbina — L. Sensore giri motore su volano — M. elettrovalvola per comando turbina a geometria variabile — N. sensore pres-
sione attuatore turbina — O. Interruttore segnalazione filtro combustibile intasato — P. Trasmettitore bassa pressione olio —
Q. Trasmettitore pressione olio — R. sensore temperatura acqua per edc — S. sensore tempe ratura acqua — T. connettore su
testa motore per collegamento con elettrovalvole iniettori — U. elettrovalvola freno motore. .
VISTA MOTORE LATO DESTRO
VISTA MOTORE LATO SINISTRO
A
J
I
B
C
D
E
F
G
H
K
L
M
N
P
Q
R
S
T
O
U
Figura 134
Figura 135
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Componenti sul motore F3A (Cursor 10)
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