Iveco Stralis AT/AD. Manuale — parte 200
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Figura 88
Figura 89
Figura 90
Figura 91
Posizionare nuovamente il particolare (1) dell’attrezzo
99395027 con il comparatore precedentemente azzerato sul
cuscinetto (3) e rilevare l’eventuale scostamento (quota B).
Lo spessore S dell’anello, o degli anelli, di registro è dato dalla
seguente formula:
S = A — (
± B) + C
dove:
A = Spessore dell’anello, o degi anelli, di registro
montato/i per l’azzeramento del comparatore;
B = Valore dello scostamento rilevato;
C = 0,2 mm coefficiente che tiene conto della
dilatazione dei cuscinetti dovuta all’interferenza di
montaggio sul pignone conico.
Scaldare il cuscinetto (2) a 100
o
C per 15’ e, con apposito
battitoio, montarlo sul pignone conico.
Avvitare la ghiera (2, Figura 89) serrandola fino a che, con un
dinamometro, si rileva una coppia di rotolamento di:
- 1,10
÷ 5,00 Nm se i cuscinetti sono nuovi,
- 1,68
÷ 3,39 Nm se i cuscinetti sono già stati impiegati.
Primo esempio:
A = 13,12 mm
B = + 0,13 mm
C = 0,2 mm
S = 13,12 — (+ 0,13) + 0,2 =
S = 13,12 — 0,13 + 0,2 = 13,19 mm.
Secondo esempio:
A = 13,12 mm
B = — 0,13 mm
C = 0,2 mm
S = 13,12 — (— 0,13) + 0,2 =
S = 13,12 + 0,13 + 0,2 = 13,45 mm.
Smontare dalla scatola l’attrezzo 99395027 (8, Figura 86) e
rimuovere i cuscinetti, distanziati e ingranaggio come
rappresentato in figura.
Introdurre nella scatola il pignone conico (3) calettando
contemporaneamente sul medesimo l’anello di registro (1)
dello spessore determinato nelle precedenti misurazioni e
l’ingranaggio (2); avvitare sul pignone conico (3) il particolare
99345029 (4).
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Bloccare la rotazione del pignone conico con l’attrezzo S.P.
2373 (1).
Avvitare il dado di ritegno cuscinetti pignone conico e serrarlo
alla coppia prescritta.
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94191
Figura 92
Figura 93
Figura 94
Figura 95
Bloccare la rotazione del pignone conico con l’attrezzo S.P.
2373 (5).
Avvitare l’immettitore 99345098 (4) sul particolare (4,
Figura 91) e piantare a fondo l’ingranaggio (3).
Togliere l’immettitore (4).
Montare l’anello distanziale (1).
Scaldare il cuscinetto (2) a 100
o
C per15’ e montarlo sul
pignone.
Riavvitare l’immettitore (4) sul particolare (4, Figura 91) e
portare il cuscinetto (2) a contatto della sua sede.
Per il serraggio del dado utilizzare la chiave
99355069
(2)
chiave
dinamometrica
e
moltiplicatore 99389816 (3).
Posizionare i cappelli avendo l’accortezza di far coincidere i
segni di riferimento.
Inserire le viti, complete di rondelle, e serrarle con chiave
dinamometrica alla coppia prescritta.
Quindi controllare che gli anelli esterni dei cuscinetti scorrano,
mediante leggera pressione, nelle rispettive sedi senza
presentare impuntamenti.
Svitare nuovamente le viti di ritegno complete di rondelle e
togliere i cappelli.
Sollevare, mediante apposito gancio (1), la scatola ruotismi (2)
precedentemente assemblata e posizionarla sulla scatola
differenziale (3).nte assemblata e posizionarla sulla scatola dif-
ferenziale (3).
Figura 96
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Posizionare i cappelli (2), avvitare le viti (1) complete di
rondelle e serrarle alla coppia prescritta.
NOTA
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Figura 97
Figura 98
Figura 99
Figura 100
Lubrificare i cuscinetti a rulli conici (1) e posizionare sui mede-
simi gli anelli esterni.
Avvitare le ghiere di registro (2).
Registrazione divaricamento dei cappelli
La registrazione ed il controllo del divaricamento dei cappelli
può essere eseguito con due metodi.
1_ METODO:
1.
serrare mediante chiave 99355025 (3, Figura 99) le
ghiere di registro (4) dei cuscinetti fino ad annullare il
giuoco pignone—corona ed assiale, controllare contem-
poraneamente che la corona non forzi sul pignone;
2.
con appropriato micrometro posizionato diagonalmente
e centralmente nei punti (X—Y—frecce, Figura 98);
rilevare ed annotare la distanza dei cappelli;
3.
serrare ulteriormente le due ghiere di registro (4,
Figura 99) in modo da ottenere un divaricamento dei
cappelli (2, Figura 99), misurato sull’asse X oppure
sull’asse Y come descritto nel punto “2” di: 0,15
÷0,33
mm che corrisponde ad un precarico sui cuscinetti di
1,7
÷ 3,9 Nm (0,17 ÷ 0,39 kgm);
2_ METODO:
A. posizionare diagonalmente e centralmente sulle sedi esterne
lavorate di entrambi i cappelli (2, Figura 99) due comparatori
(1) a base magnetica come indicato in Figura 99;
B.
procedere come descritto al punto “1”;
C. annullato il giuoco assiale serrare ulteriormente le due ghiere
di registro (4) in modo da ottenere un divaricamento dei
cappelli (2) di 0,15
÷0,33 mm, che corrisponde alla somma
dei valori letti sui comparatori (1).
Registrare il giuoco assiale fra i denti del gruppo pignone — co-
rona che deve risultare di 0,25
÷0,50 mm procedendo come
segue:
- bloccare la rotazione del pignone conico mediante attrez-
zo 99370317;
- posizionare il comparatore a base magnetica (1) come in
figura;
- mediante chiave 99355025 (3) allentare la ghiera di regi-
stro lato corona e serrare, di pari entità, la ghiera di regi-
stro (2) del lato opposto, questo accorgimento serve a
non far variare il divaricamento dei cappelli registrato pre-
cedentemente;
- procedere come descritto fino ad ottenere il giuoco pre-
scritto.
Il giuoco deve essere controllato su 4 punti equidistanti.
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Controllare, mediante un comparatore (1) a base magnetica,
che la corona (2) non presenti un sfarfallamento superiore a
0,20 mm. Nel caso risulti superiore smontare il gruppo diffe-
renziale ed accertarne la causa.
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19453
Figura 101
Figura 102
Figura 103
Applicare, con un pennello, un leggero strato di blu di prussia
sulla corona.
Ruotare il pignone e rilevare l’impronta del contatto dei denti
del pignone sui denti della corona.
Nelle figure seguenti sono illustrati possibili contatti ed il modo
per correggere eventuali errori.
Rimontare e ripetere le operazioni di registrazione descritte
precedentemente.
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Figura 104
Figura 105
Contatti troppo sul bassofondo denti corona
Condizioni C—D. Indica che il pignone è fissato troppo pro-
fondamente e quindi occorre regolarlo ulteriormente.
Per regolare l’esatta posizione del pignone occorre aggiungere
spessori sotto il supporto del pignone in modo da ottenere
l’esatto contatto.
Condizione C. Rilevare il giuoco e ripristinare dopo aggiunta
di spessori.
Codizione D. Dopo aver aggiunto gli spessori portare il
giuoco verso il minimo.
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Contatti troppo verso la cresta denti corona
Condizioni A—B. Indica che il pignone è fissato troppo
all’esterno e quindi occorre regolarlo ulteriormente.
Per regolare l’esatta posizione del pignone, occorre togliere
spessori sotto il supporto del pignone, in modo da ottenere
l’esatto contatto.
Condizione A. Dopo aver tolto gli spessori, portare il giuoco
verso il massimo.
Condizione B. Rilevare il giuoco e ripristinarlo dopo aver tolto
gli spessori.
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Riduzione del giuoco
Aumento del giuoco
1
Rilascio, fianco concavo del dente
2
Punta
3
Tiro, fianco convesso del dente
4
Tallone
TIRO. Centrale tendente verso la punta sulla fascia del dente
e centrale sul profilo del dente.
RILASCIO. Centrale tendente al tallone sulla fascia del dente
e centrale sul profilo del dente.
Indica che il pignone è fissato in modo corretto.
Si può ulteriormente modificare la posizione del contatto
variando il giuoco pignone—corona.
Condizione E. Diminuire il giuoco.
Codizione F. Aumentare il giuoco.
AREA DEL CONTATTO TEORICO
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